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Discorso di Sua Eccellenza David Johnston, Governatore generale del Canada in occasione della cena di Stato in onore di Sua Eccellenza Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana
Rideau Hall, martedì 27 giugno 2017
Prendo atto che siamo riuniti qui oggi sul territorio tradizionale della popolazione algonchina.
Sig. Presidente, desidero dare il benvenuto a Lei e all’intera delegazione italiana a Rideau Hall e in Canada.
Oggi Lei si trova qui per promuovere ancora di più la collaborazione tra le nostre nazioni.
Mi auguro che continueremo la conversazione iniziata quando ho incontrato il Presidente del consiglio dei ministri della Repubblica Italiana due mesi fa.
La Sua visita ha luogo durante un’occasione particolarmente lieta.
Quest’anno il Canada celebra il 150° anniversario della Confederazione e canadesi ovunque festeggeranno in questo fine settimana.
Siamo anche felici di celebrare con Lei il 70° anniversario dell’apertura delle nostre relazioni bilaterali.
Anche se sicuramente i nostri legami risalgono a molto tempo prima!
Pensiamo a quando Giovanni Caboto, che noi conosciamo come John Cabot, raggiunse la costa del Nord America nel 1497.
Nei secoli successivi centinaia di migliaia di immigranti italiani sono venuti in Canada, contribuendo alla colonizzazione dell’Ovest e alla costruzione delle nostre ferrovie, città e infrastrutture.
Oggi quasi 1,5 milioni di canadesi sono di discendenza italiana: il 6° gruppo etnico più grande in Canada.
E i loro contributi sono numerosi.
Gli italo-canadesi hanno lasciato il segno nei settori del commercio, della scienza, dell’innovazione e della cultura. Infatti domani sera, proprio in questa sala, premierò Michael Bublé, cantautore i cui nonni erano italiani, con il Performing Arts Award del Governatore generale.
Un grande esempio di successo italo-canadese e un grande esempio della nostra diversità.
Qui in Canada, come in Italia, vediamo la diversità e l’inclusione come dei punti di forza sociale, culturale ed economica.
La diversità e l’apertura sono fondamentali per prosperare in un mondo altamente globalizzato e interconnesso.
L’Italia è stata un leader anche riguardo a questo problema, giocando un ruolo umanitario centrale con il salvataggio di migliaia di persone che attraversano il Mediterraneo alla ricerca disperata di una nuova dimora.
Come il Canada, voi vi rendete conto dell’importanza di una società aperta e siamo lieti di aver condiviso la nostra propria esperienza con le comunità italiane.
Questo è soltanto un problema al quale stiamo lavorando insieme e dimostra come i nostri interessi comuni fanno nascere collaborazioni che, a loro volta, portano prosperità a entrambi i nostri paesi.
Riguardo all’innovazione e alla scienza, stiamo collaborando in settori quali l’Artide, le scienze marine, le scienze biologiche, l’aerospazio, nonché l’agricoltura e l’industria agroalimentare.
Nel commercio abbiamo visto una crescita significativa. Nel 2013, per esempio, abbiamo aumentato i nostri scambi del 36%, facendo dell’Italia il nostro 8° più grande partner commerciale globale nell’esportazione di merci. E nel 2014 le esportazioni canadesi in Italia sono salite a un sorprendente 113%, facendo dell’Italia il 7° più grande mercato di esportazione del Canada in quell’anno.
Penso che questo potrà solo migliorare mentre lavoriamo all’implementazione dell’Accordo commerciale tra Canada e Unione europea, di cui l’Italia è stata un forte sostenitore.
Insieme potremo creare opportunità per le generazioni a venire. E sono sicuro che continueremo così, soprattutto con la leadership del vostro paese alla presidenza del G7, ruolo che il Canada è orgoglioso di assumere l’anno prossimo.
La prego di accettare i nostri più sentiti ringraziamenti a Lei e ai membri della Sua delegazione in visita in Canada, e per il Suo riguardo verso l’importante rapporto tra i nostri due Paesi.
Le auguro una visita molto produttiva e motivante.
Adesso vorrei fare un brindisi all’amicizia e alla collaborazione in continua espansione fra italiani e canadesi.